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Ciro Coppa è tornato a Napoli, per svolgere un'indagine, non di quelle solite, una più complicata. Lui è nato proprio nei bassi e ha un caso importante, di quelli che scuotono la Procura e fanno cronaca. C'è il sospetto di un mercato criminale estero e ampio, di espianti di organi su bambini. Non è un'indagine per Ciro Coppa; lui lo sa bene, è un indeciso, si lascia scivolare tutte le cose addosso e soprattutto le donne. Essere stato infilato in quell'indagine, fatta d'intercettazioni, di complicate questioni che riguardano la criminalità dei colletti bianchi, è per lui un danno. Che cosa ci fa in una sala intercettazioni, uno come lui che ha sempre lavorato per strada, con i suoi confidenti? E come può entrare nella sua vita una giovane donna come Alessandra D'Angelo, con il vizio di scrivere per la cronaca giudiziaria, in un giornale locale? Il finale è imprevisto, atteso ma paradossale e non svelato. Il prof. Giovanni Corti, l'imputato eccellente, si consegnerà all'ispettore Ciro Coppa, dopo aver commesso un omicidio, quasi un atto di giustizia. Una storia diversa, scritta in un attimo e nutrita dal dolore di anni. Lui non aveva nulla a che fare con i traffici illeciti, Coppa lo sapeva bene, perché aveva ascoltato tutte le intercettazioni convinto della sua innocenza, però il destino di ognuno è sempre da un'altra parte e ci viene inaspettatamente addosso...